Fesica Confsal – Segreteria Provinciale di Roma

Un grazie anche a tutti gli addetti  delle pulizie

Di questi tempi il meno che si possa fare è ringraziare tutte quelle categorie di lavoratori che sono in prima linea nel combattere l’emergenza che investe il nostro paese.

Sicuramente medici e infermieri, sono le nostre truppe d’assalto contro il virus.

E poi farmacisti, trasportatori, lavoratori dei negozi di generi alimentari, operai nelle fabbriche aperte, bancari, operatori delle poste e l’elenco potrebbe proseguire ancora, ci scuseranno tutti i lavoratori e lavoratrici che non menzioniamo e che proseguono la loro attività quotidiana sul posto di lavoro.

Ma con queste righe vorremmo ricordare una categoria meno visibile ma, soprattutto in questo periodo, fondamentale: gli addetti alle pulizie.

In tutti i luoghi di lavoro aperti continuano a garantire il loro servizio, esposti più di altri ai rischi di questo periodo, spesso senza tutti i dispositivi di protezione individuale necessari.

E tra questi lavoratori un’ulteriore menzione speciale per gli addetti alle pulizie e ai lavoratori che svolgono servizi ausiliari negli ospedali, in prima linea al pari di medici e infermieri.

Certo, fanno semplicemente il loro dovere, ma di questi tempi fare semplicemente il proprio dovere può essere un atto di eroismo.

Ci sarà il tempo per riflettere su questi lavoratori, eroi del momento, che fino a un mese fa erano solo costi da ridurre; gli appalti del settore delle pulizie hanno subito costanti tagli negli ultimi anni, con lavoratori che nel giro di pochi anni hanno visto ridurre i propri orari di lavoro, e quindi le loro retribuzioni, ridotti anche oltre il 50%; ci sarà da riflettere sui tagli alla sanità, che oggi costringono medici e infermieri a lavorare in una realtà inadeguata a fronteggiare l’emergenza; ci sarà da riflettere su politiche che hanno smantellato le tutele dei lavoratori, ridotto i loro redditi e sicurezze, che hanno distrutto posti di lavoro in Italia per de localizzare all’estero intere produzioni (e quanto ne avremmo bisogno oggi!)

Ma passata l’emergenza queste persone torneranno ad essere semplici numeri e costi da ridurre, allora non avremo capito niente del perché oggi stiamo pagando un prezzo tanto alto.

Roma 14/03/2020

                                                                                                          Giuseppe Muraca